S INDACATO U NITARIO L AVORATORI P OLIZIA L OCALE 
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INFO LICENZIAMENTI

CORTE di CASSAZIONE, sezione lavoro, Sentenza n. 27446 depositata il 23 ottobre 2024 –CORTE di CASSAZIONE, sezione lavoro, Sentenza n. 27446 depositata il 23 ottobre 2024 – Nel caso di concessione di un periodo di aspettativa, successivo a quello di malattia, i limiti temporali per poter procedere al licenziamento per superamento del periodo di comporto devono essere ulteriormente dilatati, in modo da comprendere anche la durata dell’aspettativa.E’ legittimo il licenziamento del dipendente pubblico che esce dall’ufficio senza timbrare il cartellinoE’ legittimo il licenziamento del dipendente pubblico che esce dall’ufficio senza timbrare il cartellino La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con la sentenza n. 26938 depositata il 17 ottobre 2024, intervenendo in tema di licenziamento nel pubblico impiego, ha affermato il principio secondo cui costituisce ipotesi di falsa attestazione della presenza in servizio con modalità fraudolente non soltanto l’alterazione o la manomissione del sistema automatico di rilevazione delle presenze, ma anche la mancata registrazione delle uscite interruttive del servizio, senza che la tipizzazione della sanzione determini alcun automatismo espulsivo, rimanendo affidata al giudice di merito la verifica della proporzionalità e dell’adeguatezza del provvedimento disciplinare (Cass., n. 30418 del 2023). “Accesso abusivo a sistema informatico del dirigenteCommette reato di accesso abusivo a sistema informatico ex art. 615-ter cod. pen. il dipendente con poteri direttivi che, pur essendo sovraordinato gerarchicamente al titolare delle credenziali di accesso, se le faccia rivelare da quest'ultimo per accedere al sistema senza specifica autorizzazione. La sola protezione dei dati mediante credenziali d'accesso, imposta dal datore di lavoro, rende implicite e manifeste le direttive aziendali di limitazione e controllo degli accessi. La contestazione, nel capo d'imputazione, di un accesso "per scopi estranei al mandato ricevuto" (accesso disfunzionale) non esclude la sussistenza di un accesso abusivo tout court se dal fatto emerge chiaramente che l'imputato non aveva il diritto di accedere al sistema informatico senza le proprie credenziali. La indeterminatezza o contraddittorietà della contestazione circa la legittimità dell'accesso al sistema informatico, non eccepita nei termini di cui all'art. 491 cod. proc. pen., non determina nullità della sentenza se dal procedimento risulta evidente che l'imputato fosse conscio della carenza di legittimazione all'accesso. Cass. pen., Sez. V, Sent. 31/10/2024, n. 40295Dipendente beve troppi caffè: licenziatoLa Corte di Cassazione ha recentemente stabilito, con l’ordinanza 27610/2024, che può essere legittimamente licenziato il dipendente che beve “troppi caffè”: scopriamone di più.I giudici della Cassazione hanno infatti recentemente stabilito che un datore di lavoro può procedere con il licenziamento di un dipendente che trascorre ripetutamente e senza giustificazione periodi prolungati in luoghi pubblici durante l’orario di servizio.Il caso riguarda un lavoratore licenziato dopo essere stato osservato da un investigatore privato, incaricato dalla sua azienda, mentre si intratteneva in spazi pubblici, consumando cibi e bevande e chiacchierando con i colleghi per tempi considerati irragionevoli

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