S INDACATO U NITARIO L AVORATORI P OLIZIA L OCALE 
38 anni a difesa della categoria

RISPOSTA AL CSA: VERSO LA FIRMA DEFINITIVA DEL CNL COMPARTO FUNZIONI LOCALI!

Sembrerebbe che l’ipotesi CCNL Funzioni Locali 2019/2021 sia stata trasmessa a Palazzo Chigi e che chiaramente dovrà passare all’analisi ed al vaglio del nuovo governo per il completamento dell’iter di approvazione.

           Dobbiamo comunque, con l’onestà intellettuale che ci ha sempre contraddistinto, informare i lavoratori che il MEF ha espresso dubbi sulla copertura economica che gli aumenti comporteranno ed inoltre è doveroso sottolineare che alla Ragioneria dello Stato non convincevano le tante sezioni speciali passate, da una a quattro; infatti l’ipotesi contrattuale, a quella della Polizia Locale, già presente nel CCNL 21 maggio 2018, hanno aggiunto: la sezione personale educativo e scolastico, la sezione del personale iscritto ad ordini o albi professionali e la sezione personale delle professioni sanitarie e socio sanitarie. E’ LEGITTIMO PORSI UNA DOMANDA, SOPRATTUTTO PER LE ULTIME DUE SEZIONI, SUI MOTIVI CHE HANNO PORTATO A QUESTE DECISIONE DA PARTE DELLE OO.SS. FIRMATARIE (non certo da parte di quella pubblica – padronale - che è ovvia!) CONSIDERATO IL NUMERO ESIGUO DI LAVORATORI CHE VI SONO INQUADRATI.

           E’ imperativo informare con chiarezza i Lavoratori che la firma definitiva, ergo gli effetti economici del nuovo CCNL si realizzeranno, forse, entro la fine dell’anno, che questo contratto sarà firmato già scaduto al 31 dicembre 2022; infatti, all’art. 2 dell’ipotesi rubricato come durata, decorrenza, tempi e procedure di applicazione del contratto si legge: “1. Il presente contratto concerne il periodo 1° gennaio 2019 – 31 dicembre 2021, sia per la parte giuridica che per la parte economica.”

         Da chi ha firmato l’ipotesi (CGIL,Cisl,Uil e CSA) si comunica – annebbiando il contenuto e la realizzazione nonchè l'applicazione reale del CNL ai Lavoratori - che il nuovo CCNL ha apportato aspetti migliorativi, NE SIAMO SICURI???, ma è doveroso porsi alcune semplici domande:

  • Sono state eliminate le forbici salariali, fissando il valore delle indennità previste rendendole valide in tutta Italia ed eliminando le disparità di trattamento tra lavoratori che svolgono le stesse funzioni ma in enti diversi? Vedi valori indennità di condizioni lavoro, lavoro esterno, indennità di funzione. (tutto demandato alla contrattazione decentrata ed alla consistenza del fondo ex art.15). NO!!!!
  • Le progressioni economiche sono state legate all’anzianità di servizio, quindi alla professionalità acquisita come per altri comparti? NO!!!! (tutto demandato alla contrattazione decentrata ed alla consistenza della parte fondo ex art.15 destinata);
  • Il lavoro festivo infrasettimanale, che ha determinato una notevole mole di contenzioso è stato definitivamente risolto? NO!!! E’ stato legato alla turnazione e la fruizione dell’eventuale riposo compensativo scippato ai lavoratori e demandato alla contrattazione integrativa. PATETICO!
  • La disapplicazione e sostituzione dell’art.56 quater (fondo Perseo-Sirio), quando ormai ci si avviava ad un riconoscimento univoco dei lavoratori, da parte della giurisprudenza, al mantenimento del diritto di scelta verso altri fondi diversi dal Perseo-Sirio, è stata opportuna o operata per mettere ulteriori paletti ed agevolare quest’ultimo? SI!!! La nuova formulazione Art. 98:” Fermo restando l’obbligo generalizzato di destinazione - a partire dal 22 maggio 2018, data dalla quale hanno avuto effetto le clausole del CCNL sottoscritto il 21maggio 2018 - di tutte le contribuzioni datoriali di cui al comma 1 lettera a) unicamente al fondo Perseo Sirio, resta salva per i lavoratori la possibilità di conservare la posizione contributiva eventualmente già maturata presso altre forme pensionistiche precedentemente a tale data”;
  • L’indennità di vigilanza, il cui valore è fermo da tempo immemorabile è stata aumentata di € 16.66 lordi mensili vi sembra incrementata in maniera congrua? NO!!!!
  • I Fondi ex art.15 (ora art. 79) sono abbastanza capienti ed i loro incrementi sufficienti alla corresponsione degli istituti contrattuali demandati al secondo livello per tutte le categorie di lavoratori? SECONDO NOI, NO!!!!!

         Trarre le conclusioni spetta ai Lavoratori, per noi abituati a dire le cose così come stanno, resta solo da affermare: ”Nuovo contratto vecchi problemi”.

Una cosa è certa resta un’altra occasione persa per i Lavoratori del Comparto Funzioni Locali.

La Segreteria Generale.

Roma, 17.10.22

 

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Comunicato stampa di Naddeo Antonio Presidente (Aran)

Il Consiglio dei ministri ha dato oggi il via libera all’ipotesi di Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del Comparto delle Funzioni locali per il triennio 2019-21, che riguarda circa 430mila dipendenti.
“Sono molto soddisfatto – dichiara il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo – per l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri di un contratto importante e molto atteso dai circa 430mila dipendenti di Comuni, Province, Regioni e Camere di commercio. Ora c’è il passaggio alla Corte dei conti e, poi, la sottoscrizione definitiva, che potrebbe avvenire nella prima decade di novembre. Il via libera di oggi arriva al termine di una trattativa lunga, ma che ha portato a un risultato importante per l’intera categoria.

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